Crackare una rete wireless(wep) con aircrack: procedura in windows xp

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Disclaimer

Questa guida presuppone che la rete che state craccando sia di vostra proprietà. Entrare nelle reti altrui in italia e penso anche negli altri paesi del mondo è reato penale. In definitiva, utilizzate la guida quì proposta solo a scopo educativo e solo sulla vostra rete casalinga (e non su quelle di altre).

Cos’è aircrack ?

aircrack è un insieme di strumenti per la verifica di reti wireless:

  • airodump: 802.11 sniffer
  • aireplay: 802.11 generatore di pacchetti
  • aircrack: cracker per chiavi statiche WEP e WPA-PSK
  • airdecap: decifra file catturati WEP/WPA

Prerequisiti

  • Scaricate ed installate Aircrack
  • Se utilizzate “Winaircrack” (Aircrack con interfaccia grafica) copiate i files peek.dll e peek5.sys all’interno della cartella di Aircrack
  • Avrete anche bisogno di installare dei nuovi driver per il vostro adattatore di rete: i driver originali non sono stati pensati per fare cose simili (per trovare dei driver che possano fare al caso vostro visitate il sito WildPacket)
  • Per installare i nuovi driver aprite “clic destro su Risorse del Computer, Proprietà, Gestione Periferiche, clic destro sul vostro adattatore di rete, Proprietà, Driver, Aggiorna Driver, Installa da un elenco o percorso specifico” scegliete il percorso in cui avete scaricato i driver. Assicuratevi infine che il vostro adattatore di rete sia ora compatibile col tutto

Procedura

Il primo passo è ovviamente quello di trovare una rete wireless.

Digitate “Airodump” nel prompt di DOS (Start, esegui, cmd). Vi comparirà una finestra contenete le schede di rete trovate sulla vostra macchina. Notate che accanto al nome delle schede di rete è presente un numero identificativo. Ad esempio:

22 NETGEAR WAG511 802.11a/b/g Dual Band Wireless PC Card

In questo caso digitate 22, il numero identificativo della scheda che ci interessa utilizzare (in genere è quella che riporta una qualche identificazione del tipo “802.11x”).

Ora vi viene chiesto di indicare il chipset utilizzato dal vostro adattatore di rete. Ad esempio:

Interface types: ‘o’ = HermesI/Realtek

‘a’ = Aironet/Atheros

Selezionate il vostro, in questo caso scegliendo “o” oppure “a”. Per sapere quale chipset è montato sulla vostra scheda di rete potete dare uno sguardo al sito: http://www.linux-wlan.org/

Ora vi sarà richiesto di inserire il numero del canale da controllare (sniffing). In genere per gli USA e l’UK utilizzate l’11, per l’Europa il 14. Se volete fare una scansione di tutti i canali utilizzate lo zero.

In seguito il programma chiederà di digitare il nome da dare al file che verrà creato a partire dalla scansione del canale. Digitate il nome che vi pare, ad esempio “WEP1”.

Ora Aircrack vi chiederà se salvare gli interi pacchetti catturati o soltanto gli IV. Per craccare una chiave WEP vi basta salvare semplicemente gli IV (il che vi farà risparmiare diverso spazio sull’hard disk, quindi digitate “y”).

Adesso vedrete una schermata simile:

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BSSID = l’indirizzo MAC dell’Access Point

PWR = indica la forza del segnale che si sta ricevendo

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// –>

BEACONS = sono pacchetti “in chiaro” che l’Access Point trasmette sostanzialmente per dire “sono un access point, collegati a me”

DATA = è quello che ci interessa: sono gli IV che Aircrack utilizzerà per trovare
la password WEP

ENC = il tipo di incapsulamento: WEP, WPA, OPEN…

ESSID = Il nome della rete Wireless. L’SSID è una sorta di identificativo della rete. Se ad esempio l’Access Point ha come SSID il nome “pippo” allora le schede wireless che ci si vogliono connettere devono impostare a loro volta come SSID “pippo”.

Nella seconda parte dell’immagine sopra vediamo i vari client che stanno “dialogando” con l’Access Point”, più esattamente vediamo i vari indirizzi MAC dei client. Quest’informazione può risultare utile in seguito quindi annotatevi gli indirizzi MAC. Questo perché in un Access Point è possibile impostare un filtro di indirizzi MAC: in questo modo soltanto le schede di rete che hanno un indirizzo MAC riportato nel filtro potranno collegarsi. Ciò significa che anche se possediamo la chiave WEP non possiamo accedere all’Access Point a meno che l’indirizzo MAC del nostro adattatore di rete non sia stato impostato nel filtro dell’Access Point. Ad ogni modo un caso simile sarà trattato dopo, per il momento non preoccupiamocene.

Aicrack continuerà a collezionare IV finché non lo fermate. Più IV scaricate e più probabilità avete di decifrare la chiave. Non c’è un riferimento esatto del tipo “lunghezza chiave = tot numero di IV da scaricare”. In linea generale prendete per buono che per trovare una chiave WEP da 40 bit potete scaricare dai 250.000 ai 400.000 IV: Aircrack dovrebbe trovare la chiave in pochi secondi. Ad ogni modo vi conviene cominciare con pochi IV infatti, se questi non bastano ad Aircrack per trovare
la chiave WEP, non dovrete ricominciare tutto da zero: basterà che quando vi verrà chiesto il nome che volete dare al file inseriate lo stesso nome che avevate già utilizzato in precedenza (in tal modo il file non verrà sovrascritto ma verrà invece “continuato”, cioè incrementato). Per una chiave da 104 bit collezionate circa 2.000.000 di IV: a volte ne bastano molti meno (anche se il programma impiegherà più tempo per trovare la chiave), altre volte purtroppo dovrete scaricarne di più…

Quando sarete soddisfatti del numero di IV collezionati premete “CTRL + C” per fermare il programma.

Scrivendo “Aircrack-ng” nel prompt vi verrà mostrata la lista dei parametri che è possibile utilizzare. Supponiamo di aver scaricato intorno ai 400.000 IV, in genere sufficienti per scovare una chiave WEP da 40 bit. Digitiamo allora il comando “aircrack-ng -n 64 WEP1.ivs”. Con il parametro “-n 64” diciamo al programma che la chiave ha una lunghezza massima di 64 bit e di non provare quindi oltre (anche perché, come già ricordato, non abbiamo ancora scaricato abbastanza IV per lunghezze di chiave maggiori). Il parametro “-f” che in questo esempio non abbiamo utilizzato serve per specificare l’intensità dell’attacco brute-force che di default è a livello 2: volendo potete specificare un livello maggiore, ad esempio 5.

Da notare anche l’estensione del file (WEP1.ivs): sarà *.ivs se avevate deciso di salvare soltanto gli IV, sarà *.cap se avevate deciso di salvare gli interi pacchetti catturati.

Se avrete fortuna il programma vi restituirà un messaggio di “KEY FOUND” seguito dal nome della chiave.

Ora che avete la chiave utilizzatela proprio come se doveste connettervi ad una vostra rete “domestica”. Se l’SSID dell’Access Point è abilitato seguite questa spiegazione; in caso contrario vi rimando all’ultimo paragrafo di questa guida.

Start, Connetti a, Connessioni di rete senza fili, Visualizza reti senza fili disponibili. Se l’SSID è abilitato (è visibile), questo vi appare nella finestra delle connessioni disponibili (e in genere potete anche vedere se utilizza il WPA o meno come sistema di cifratura). Fate doppio clic sull’icona della connessione ed inserite la password che avete trovato in precedenza: è fatta.

Perchè non riesco a collegarmi all’ AP ?

Se non riuscite a collegarvi la causa può essere:

  1. L’access Point utilizza un filtro per indirizzi MAC
  2. Siete troppo lontani dall’Access Point
  3. La chiave che avete trovato è errata

Vediamo i motivi nel dettaglio:

  1. L’AP utilizza un filtro per indirizzi MAC. In precedenza vi era stato detto di annotarvi gli indirizzi MAC che stavano dialogando con l’AP. Ora la cosa più semplice da fare è:
    – Aspettare che uno degli indirizzi MAC annotati in precedenza si scolleghi
    – Cambiare il nostro indirizzo MAC in modo da renderlo uguale a quello che si è appena scollegato (MAC Spoofing)
    – Entrare nell’Access Point :-) .
  2. Siete troppo lontani dall’Access Point. Bisogno di spiegazioni??? Avvicinatevi…
  3. La chiave che avete trovato è errata. O meglio… è possibile che sia corretta: assicuratevi di averla scritta in modo giusto. In particolar modo assicuratevi di non aver scritto eventuali zeri (“0”) come delle “O” in quanto non ci possono essere delle “O”!

Se l’SSID dell’Access Point è disabilitato nessun problema. Voi conoscete già qual è, vi è stato rivelato da Aircrack: vedi immagine sopra, ESSID. Quello che dovete fare è semplicemente inserire l’SSID trovato nelle impostazioni di connessione.
Start, Connetti a, Connessioni di rete senza fili, Visualizza reti senza fili disponibili, Modifica impostazioni avanzate, Reti senza fili, Aggiungi: scrivete l’SSID così come lo ha trovato Aircrack, l’autenticazione alla rete è normalmente APERTA > scegliere la cifratura WEP, togliere il segno di spunta dalla voce “la chiave sarà fornita automaticamente” ed inserire invece la chiave WEP che avete trovato grazie ad Aircrack (nota: inserite la chiave tutta di seguito, senza i due punti (“:”) di separazione).

Quanti IVs ci vogliono per crackare il WEP ?

Crackare il WEP non è una scienza esatta. Il numero di IVs richiesti dipende dalla lunghezza della chiave WEP e dalla tua fortuna. Di solito, una chiave WEP 40-bit si può crackare con 300.000 IVs, e una chiave WEP da 104-bit con 1.000.000 di IVs; se sei sfigato, puoi avere bisogno di 2 milioni di IVs, o anche più.

Non c’è modo di sapere quanto è lunga una chiave WEP: questa informazione è segreta e non viene diffusa, nè nelle frame di gestione nè in quelle dati; quindi, airodump non può indicare la lunghezza della chiave. Perciò è consigliabile eseguire aircrack 2 volte: quando hai 250.000 IVs, lancia aircrack con l’opzione “-n 64″ per crackare il WEP a 40-bit. Quindi se non trovi la chiave, rilancia aircrack (senza l’opzione -n) per crackare la chiave WEP a 104-bit.

Exploit, diventare amministratore in windows xp


Con questa guida riuscirete a diventare amministratori totali dell’intero sistema direttamente dall’account amministratore o addirittura da un account senza nessun privilegio (detto “guest”), spero vi funzioni.

Basta eseguire queste semplici operazioni:

Avviare il prompt dei comandi (Start->Avvia->cmd->invio)

Al prompt scrivere:
Code:
at

Se la risposta è “accesso negato”, siete fortunati, la vostra versione di windows è abbastanza patchata da impedire l’escalation dei privilegi.
Se invece la risposta è: “There are no entries in the list” (o una lista di voci) allora il computer è esposto.
L’accesso potrà avvenire, a seconda della versione di Windows installata, addirittura con l’utente Guest, in altri casi invece questo hack funziona soltanto con i privilegi di Amministratore.

Basta provare, il comando da digitare è:
Code:
at 15:25 /interactive “cmd.exe”

(Fate attenzione, è importante che il formato della data sia in 24 ore, se così non fosse sarà necessario modificare il formato prima di proseguire).

Ora portate l’orario di Windows avanti di un minuto, ad esempio se sono le 16:30 spostate l’orario alle 16:31.

Digitando di nuovo il comando at, questa volta senza nessun altro attributo, dovreste visualizzare qualcosa di simile a questo:

Non appena l’orologio di sistema raggiungerà l’orario da voi reimpostato (quindi un minuto dopo) magicamente si avvierà un nuovo prompt dei comandi.
Con una sostanziale differenza però, questo prompt è stato avviato con privilegi di sistema!
Dovreste vedere una schermata simile a questa:

Come noterete il titolo del prompt di comandi è cambiato da cmd.exe a svchost.exe (abbreviazione di Service Host).
Ora che abbiamo la nuova console di comandi è possibile chiudere quella vecchia. A questo punto avviate il Task Manager premendo i tasti CTRL+ALT+DELETE o scrivendo direttamente taskmgr.
Entrati nel task manager cercate la voce explorer.exe e killatela. Il desktop e tutte le cartelle aperte dovrebbero sparire, dovrebbe rimanere visibile soltanto il prompt dei comandi.

A questo punto digitate nel prompt di comandi:
Code:
explorer.exe

Magicamente riapparirà il desktop….ma se controllerete bene questo non sarà il desktop dell’utente, bensì il desktop dell’utente SYSTEM!
Aprendo infatti il menù Start di Windows dovreste vedere in alto non più il nome dell’utente con cui vi eravate loggati, bensì la scritta: “SYSTEM”.
Anche aprendo il task manager potrete rendervi conto che il processo explorer.exe risulta funzionare con privilegi di sistema.
Per ripristinare il tutto basta disconnettersi e rientrare.

Con i privilegi dell’utente SYSTEM potrete fare QUALSIASI COSA, cancellare gli altri utenti, cancellare l’utente amministratore e crearne un altro, praticamente siete il Dio del sistema! :-D

è una piccola guida trovata online (purtroppo non trovo l’autore) e ben funzionante ;-)